Medical Mission International continua a influenzare positivamente e a salvare le vite delle persone che vivono nelle zone remote dell’Africa. Le missioni che sosteniamo offrono cure e interventi medici gratuiti che spesso salvano la vita delle persone povere che hanno un bisogno disperato di trattamenti medici.

Ogni anno MMI sponsorizza spedizioni mediche nei villaggi isolati di paesi come l'Angola, il Botswana, lo Zambia, il Mozambico, il Malawi, il Sud Africa e lo Zimbabwe.

Senza team medici itineranti, molte persone che vivono nei paesi in via di sviluppo non avrebbero mai avuto la possibilità di vedere un medico e di ricevere delle cure a causa dell’impossibilità di sostenerne il costo, la scarsità di medici esperti, la mancanza di prodotti farmaceutici e di mezzi di trasporto per raggiungere la clinica più vicina.

I team itineranti comprendono generalmente fino a quattro medici e varie infermiere, oltre al personale di supporto con addetti alla guida, cucina, amministrazione e distribuzione di medicinali ai pazienti. Spesso c’è bisogno anche di interpreti locali per superare le barriere linguistiche.

In ogni spedizione sponsorizzata da MMI, i medici itineranti e i loro assistenti curano il maggior numero possibile di persone nella zona geografica stabilita per un periodo massimo di due settimane. In ogni villaggio, lo staff esegue esami medici generici, visite e cure oculistiche, visite e cure dentistiche, vaccinazioni, interventi chirurgici. Tutti i servizi vengono offerti gratuitamente.

Gli interventi chirurgici per trattare le malattie agli occhi e per la cataratta sono una parte essenziale delle missioni. Questi interventi che cambiano la vita delle persone in quanto possono restituire loro la vista e la possibilità di vivere in modo autonomo. “Riusciamo ad aiutare molte persone cieche a riacquistare la vista”, ha riferito Johan Claassen, che organizza molte missioni mediche. “La vita ridiventa gestibile in autonomia quando una persona è in grado di cucinare, mangiare, camminare da sola, piantare, lavarsi i vestiti e lavorare”. I team curano anche il tracoma, la causa principale della cecità infettiva a livello mondiale. Il tracoma è causato da un’infezione batterica. È molto contagioso ed è presente soprattutto nelle comunità con una scarsa igiene, infrastrutture e pratiche sanitarie inadeguate. L’Africa rimane il continente più colpito. La cecità causata dal tracoma non è reversibile. Tuttavia, gli antibiotici possono eliminare l’infezione e arrestare l’avanzamento del tracoma. Al secondo stadio, l’intervento chirurgico può essere risolutivo. “Curando la cecità prevenibile, le persone possono ritornare a vivere senza l’assistenza di altri. Possono svolgere ruoli produttivi in famiglia e nelle comunità”, ha osservato Claassen.

Claassen organizza spesso la logistica delle missioni, come la scelta delle sedi, l’ottenimento di approvazioni da parte dei funzionari governativi, il reclutamento di medici e il coordinamento degli strumenti e dei medicinali. Guida anche la clinica mobile da sedici tonnellate fornita da Medical Mission International nelle regioni dell’Africa più desolate e impervie.

Doug Kendrick, Direttore dei Programmi di MMI, spiega che la clinica mobile da sedici tonnellate è totalmente equipaggiata con strutture mediche e sembra un autoarticolato. È stato costruito in Germania e la carrozzeria è stata realizzata con un container per spedizioni. L’interno è in acciaio inossidabile e il camion ha una lunghezza di circa 9 metri. All’interno della clinica mobile, il team dispone di tutto ciò che occorre per operare e per lavorare. “All’interno ci si sente come in un ospedale del primo mondo e ci si dimentica di trovarsi in mezzo al nulla”, ha spiegato Claassen.

MMI ha inoltre fornito i finanziamenti per una tenda medica speciale in alternativa alla clinica mobile più grande. Viaggiare leggeri talvolta è necessario poiché molte delle località più disagiate non hanno strade asfaltate e sono di difficile accesso. La tenda è progettata per gli interventi chirurgici sul campo. È stata costruita da un fornitore di tende mediche per l’esercito degli Stati Uniti. Tutto il kit pesa circa 182 kg e può essere trasportato sul cassone di un autocarro. All’arrivo alla sede della missione, occorrono quattro persone e circa venticinque minuti per installare la tenda da 3,3 x 6 metri.

Il tessuto è un materiale progettato appositamente, realizzato con una tela robusta e antibatterica. Le porte e le finestre si chiudono per creare un ambiente controllato, ottimale per svolgere procedure mediche e interventi chirurgici in ambiente sterile. Il team trasporta un quantitativo di benzina sufficiente per tutti i veicoli che viaggiano in ciascuna missione. Un generatore assicura l’illuminazione, il controllo della temperatura e la sterilizzazione medica delle attrezzature e richiede circa 20 litri di benzina al giorno.

“La possibilità di trasportare agevolmente e utilizzare questa tenda in zone difficilmente raggiungibili crea straordinarie opportunità e apre nuove porte. Ora possiamo raggiungere delle persone in aree a cui prima non avevamo accesso”, ha dichiarato Kendrick.

Oltre alle missioni mediche in zone remote, il vostro contributo finanzia le spedizioni umanitarie di carichi di prodotti medici di consumo utilizzati durante le missioni e condivisi con cliniche e ospedali che hanno un disperato bisogno di forniture. I nostri team medici sono molto riconoscenti per le attrezzature specializzate fornite grazie al sostegno dei donatori che permette di effettuare interventi chirurgici sul campo, incluse le sofisticate attrezzature per gli interventi agli occhi e gli strumenti come il microscopio oculistico di Scan Optics, una lampada a fessura Inami e apparecchi per biometria A-Scan e vitrectomia.

Claassen descrive le persone che vengono a chiedere un aiuto medico come “molto aperte e fiduciose” e confessa che spesso si chiede che cosa pensino i pazienti, durante gli interventi chirurgici o i trattamenti medici, ascoltando una strana lingua che non hanno mai sentito. “Per loro deve essere un’esperienza piuttosto sconvolgente, se si considera che la maggioranza delle persone non è mai stata da un medico prima”.

Claassen racconta che i pazienti viaggiano a piedi per molti giorni per raggiungere un villaggio in cui sono in arrivo dei medici. Spesso le persone cieche sono accompagnate da un familiare. Ha riferito che i pazienti arrivano pieni di speranza e assistere alle miracolose trasformazioni è qualcosa che riempie di gioia.

“Un uomo cieco è arrivato dal Mozambico spingendo una bicicletta poiché aveva sentito dire che poteva sottoporsi a un intervento chirurgico per recuperare la vista e voleva ritornare a casa in bicicletta. Un altro uomo cieco si era portato un libro da leggere dopo l’intervento chirurgico poiché sperava di ritornare a vedere. In Angola abbiamo operato un giovane nato cieco a causa della cataratta. Era stato cieco per 18 anni. Dopo l’intervento chirurgico gli abbiamo tolto la benda dagli occhi. Aveva un sorriso da un orecchio all’altro. Era la prima volta che vedeva in vita sua. Gli abbiamo chiesto di che colore sono gli alberi. Stranamente, conosceva la risposta. Sapeva che gli alberi sono verdi perché le persone glielo avevano detto per tutta la vita. Ma quel giorno vedeva per la prima volta il colore verde”, ha raccontato Claassen.

Grazie al sostegno dei donatori di Medical Mission International Italia - Onlus, inviamo team medici qualificati, preparati per la loro avventura di curare le persone più bisognose e più dimenticate del pianeta.

“Quando le persone donano è come se lavorassero con noi. Quelli di noi che lavorano sul campo non sono altro che un altro anello della catena”, ha dichiarato Claassen. “Spero che i donatori si rendano conto dell’effetto della loro generosità. Assistiamo a un reale cambiamento della vita di tante persone”.

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